Patagonia
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Il nome “Patagonia” fa subito pensare ad una terra lontana, fredda, inabitata.
La “Terra del Fuoco” è invece l’opposto di quello che il nome ci dovrebbe far immaginare.
Andare in Patagonia e Terra del Fuoco è un sogno da realizzare, il simbolo di un viaggio ai confini del mondo, avventuroso, naturalistico ed escursionistico.
Ma prima di tutto: dove sono Patagonia e Terra del Fuoco?
La geografia politica si scontra spesso con le idee e la visione del mondo di ognuno di noi.
Al di là di quello che si legge nei libri, ci sono confini scritti dalla geografia (soprattutto nel caso di alcune isole: Sardegna, Corsica, Irlanda, Zanzibar, isole dell’Atlantico e del Pacifico), dalla lingua (i Paesi Baschi in lingua originaria si chiamano Euskal Herria, appunto “il Popolo che parla l’euskera”, la lingua basca) e da storia e tradizioni (per esempio Scozia, Catalogna, Occitania, Lapponia-Sami, Palestina, Transnistria ecc).
Insieme a queste ultime Nazioni, si possono aggiungere Patagonia e Terra del Fuoco.
Con questo termine consideriamo la regione meridionale del continente americano, teoricamente divisa tra Argentina e Cile.
Per noi spesso Terra del Fuoco e Patagonia sono la stessa regione, anche se in realtà la Terra del Fuoco è la zona a sud della Patagonia, a sud dello Stretto di Magellano.
Il 28 novembre 1520 il navigatore portoghese Fernão de Magalhães (che noi conosciamo come Ferdinando Magellano) fu il primo europeo a raggiungere la Patagonia, il cui nome deriva dal termine che usò per indicare i nativi di quelle terre, appunto i “Patagoni”.
Lì vide inoltre i fumi dei fuochi accesi, per scaldarsi o altri motivi, dalla popolazione Yamana, stabilitasi in quelle terre forse intorno all’8.000 a.C..
Fu così che quelle aree vennero chiamate “Terra dei Fumi“, prima di cambiare in seguito in “Terra del Fuoco”.
Magellano attraversò lo stretto che poi prese il suo nome, arrivando per la prima volta in quello che lui nominò Oceano Pacifico.
Sino all’apertura del Canale di Panama nel 1914, lo Stretto di Magellano fu il punto più sicuro per il transito tra l’Oceano Atlantico e il Pacifico.
Solo per capirci meglio, parlerò della Patagonia includendo la Terra del Fuoco e così come attualmente viene divisa politicamente, considerando però che alcune zone sono contese o rappresentano un confine tra i due Stati:
– Aree attualmente Argentine (da nord a sud): San Carlos de Bariloche, Perito Moreno, El Chalten, El Calafate, Rio Gallegos, Ushuaia, Canale di Beagle.
– Aree attualmente Cilene (da nord a sud): Puerto Montt, O’Higgins, Torres del Paine, Puerto Natales, Punta Arenas, Porvenir, Stretto di Magellano, Canale di Beagle, Puerto Williams, Capo Horn.
Ci sono vari modi per raggiungere questo estremo meridionale.
Ti consiglio comunque di prenotare con qualche mese di anticipo gli eventuali voli.
– Ushuaia ha frequenti collegamenti quotidiani con Buenos Aires e qualcuno con l’aeroporto El Calafate.
– Punta Arenas ha la stessa condizione con Santiago del Cile e Puerto Montt
– La mitica Ruta 40 è la spettacolare strada argentina che corre parallela alla Cordigliera delle Ande, attraversando 5.224 km di paesaggi inimmaginabili.
Una volta raggiunto Rio Gallegos, Ushuaia dista altri 600 km: una piccola parte da attraversare in traghetto e quasi la metà in territorio cileno.
– La Carretera Austral ruta CH-7 collega Puerto Montt con Villa O’Higgins, percorrendo 1.240 km per la maggior parte sterrati.
Nel percorso è però necessario anche l’uso di 3 traghetti, per un totale di circa 7 ore.
Per raggiungere Punta Arenas in auto bisogna comunque entrare in Argentina e collegarsi alla Ruta 40.
Ti consiglio di attraversare la frontiera a Chile Chico e da lì visitare il Perito Moreno. Puoi proseguire poi sino a Ushuaia oppure raggiungere El Chalten, proseguire per El Calafate, rientrare in Cile da Torres del Paine e raggiungere Puerto Natales o Punta Arenas.
– Molte compagnie locali hanno un servizio di acquisto on line ma al momento del pagamento le carte europee non vengono accettate.
Se ti fermi in una località per diversi giorni, ti consiglio di comprare il biglietto per le tratte successive appena arrivi.
Altrimenti puoi scrivere una mail in spagnolo alla compagnia di bus. Solitamente tengono il posto riservato e dovrai pagarlo in loco almeno il giorno prima della partenza.
Per il viaggio da Ushuaia a Punta Arenas, avevo evitato qualsiasi problema pagando in anticipo l’ostello in cui soggiornavo, e si erano occupati loro di prendermi il biglietto dell’autobus.
– Tante navi da crociera raggiungono il porto di Ushuaia, magari proseguendo lungo la costa atlantica, quella pacifica oppure sino alle Isole Malvinas / Falkland e Georgia del Sud.
Ushuaia è inoltre il porto di partenza/arrivo per le mitiche traversate verso l’Antartide.
Fondata nel 1848, può essere considerata come città base per le escursioni nella zona cilena e collegamento con Ushuaia.
Il Parco nazionale di Torres del Paine, a circa 100 km dal paese di Puerto Natales, è uno dei parchi più importanti e visitati del Cile.
Le sue montagne di granito e i ghiacciai sono abitati da puma, condor delle Ande, fenicotteri, volpi e guanachi.
Se vivere la natura incontaminata è una delle motivazioni che portano in Patagonia, vedere i pinguini imperatore è un’esperienza imperidibile.
Il Parque Pingüino Rey sorge al km 14,5 della Ruta Y-85, nella località di Bahía Inútil.
Per me era stato molto emozionante vedere i pinguini imperatore, ma allo stesso anche un colpo al cuore vederli nell’erba alta anzichè su neve e ghiaccio.
È nei luoghi estremi come Patagonia, Antartide e Polo Nord, che si vede davvero l’effetto dei cambiamenti climatici che portano a scioglimento dei ghiacciai e innalzamento di mari e oceani.
Chi ne paga le conseguenze sono in questo caso animali incolpevoli e indifesi come pinguini, orsi polari, balene, foche, trichechi ecc.
Per raggiungere il Parque Pingüino Rey bisogna navigare lo Stretto di Magellano sino a Porvenir, da cui poi dista circa 100 km.
Oppure si arriva in auto da nord, percorrendo la Ruta 255 e 257. Anche in questo caso bisogna attraversare lo Stretto di Magellano e le tempistiche sono simili.
Da Ushuaia invece si percorre la Ruta 3 sino alla frontiera di San Sebastian. Lì si gira a sinistra e si prosegue sulla Ruta 257 in direzione Cile, sino a raggiungere il Parque Pingüino Rey, dopo circa 350 km totali.
Argentina e Cile sono contrapposte per tante cose. Non potrebbero non contendersi anche il “titolo” di città più australe del mondo.
Meno di 100 persone abitano nel villaggio di Puerto Toro, nella cilena Isola di Navarino. Troppo pochi forse per poter togliere il riconoscimento all’argentina Ushuaia, città di 56.000 abitanti, poco più a nord di Puerto Toro.
Dal porto partono le navi dirette in Antartide e questo mi fa capire che tornerò in questi luoghi.
Sono venuto qui durante l’inverno australe. Nevica e il vento, che arriva direttamente dal Polo Sud, fa scendere la temperatura abbondantemente sotto lo zero.
Io amo il caldo ma qui, alla fine del mondo, mi aspetto e voglio vederte questo clima.
Salendo nelle Montagne Martial, alle spalle della città, il paesaggio è ancora più bello: Ushuaia è stretta tra il Canale di Beagle, i ghiacciai, la neve, i boschi.
È impossibile non partecipare ad alcune delle numerose escursioni che partono da qua.
In questo spettacolare Parco Nazionale argentino di 5,50 km² non si smette di emozionarsi.
Passerelle panoramiche permettono di scattare foto incredibili, immersi tra cascate, fiumi, foreste di faggio, montagne, valli, ghiacciai e laghi glaciali.
Con un po’ di fortuna si possono vedere gli animali che ci vivono: il guanaco, il lama, la volpe andina, il condor andino, i picchi della Patagonia.
Ma anche specie marine come cozze, capesante, granchi, sardine, meduse.
Da qui è possibile salire sul “treno della prigione”.
Se Ushuaia è la città più australe del mondo, nelle sue vicinanze tutto è “il più australe del mondo”.
Vale per un bar, per un hotel, per una scuola.
E non poteva che esserci “il treno della fine del mondo“.
Il mio percorso da viaggiatore è legato alla Transiberiana e non potevo evitare di salire su un antico treno a vapore alla fine del mondo.
Questo, tra l’altro, fu il mezzo usato dai carcerati per trasportare il legno nella prigione di Ushuaia.
Il treno della fine del mondo nacque nel 1902 per essere il treno dei prigionieri.
Dalla prigione costeggiava la città allora in espansione e terminava la sua corsa nelle foreste.
Man mano che il legno diminuiva, aumentava la lunghezza dei binari in mezzo agli alberi.
Questo durò sino al 1947, quando la prigione venne chiusa.
La linea ferroviaria venne definitivamente abbandonata nel 1952 per poi rinascere dal 1994 sotto forma di treno turistico.
Dal porto turistico di Ushuaia varie compagnie organizzano escursioni in barca o catamarano lungo il Canale di Beagle.
Vedere la città di Ushuaia allontanarsi mentre si naviga verso sud è molto emozionante e il paesaggio è meraviglioso.
Nelle isole di Los Lobos e Los Pájaros si vedono centinaia di leoni marini e cormorani nel loro habitat permanente.
Si può arrivare anche nelle vicinanze della spiaggia di Isla Martillo, dove durante la stagione estiva nidifica la colonia di pinguini di Magellano.
Sono animali molto curiosi e non è raro che entrino in acqua nuotando poi vicino a noi.
Arrivando a Capo Horn non si può che pensare ad organizzare il prossimo viaggio ancora più a sud, sino all’Antartide.
La Patagonia si trova nell’emisfero australe, quindi le stagioni sono invertite rispetto alle nostre.
Durante la loro alta stagione, tra novembre e febbraio, è necessario prenotare con buon anticipo ostelli e hotel, soprattutto nelle località più frequentate, come El Calafate, El Chalten e Torres del Paine.
Io ho usato Punta Arenas come base per le escursioni in Cile, per poi raggiungere Ushuaia, base per le attività della Patagonia argentina.
Un viaggio in Patagonia e Terra del Fuoco è sicuramente un’esperienza da vivere.
La durata del viaggio, come sempre, determina quali esperienze fare.
Avendo la possibilità credo che almeno 2 settimane siano necessarie per non correre troppo e vivere al meglio la natura e tutte le attività che questa parte del mondo offre.
Solitamente i voli tra Santiago del Cile e Punta Arenas costano meno rispetto a quelli tra Buenos Aires e Ushuaia perchè ci sono diverse compagnie in quella tratta, alcune anche low cost.
Ho cercato di unire tutti i discorsi sulla Patagonia in un unico argomento, ma ovviamente è complesso, dovendo considerare distanze e differenze tra Argentina e Cile.
È molto difficile anche poter consigliare dei percorsi ideali, dato che le variabili dipendono soprattutto dai tempi a disposizione e dai mezzi scelti.
In una settimana, organizzandosi bene e a ritmi alti, si possono vedere Torres del Paine ed El Calafate da Punta Arenas e poi proseguire per Porvenir e Ushuaia, da cui fare diverse escursioni giornaliere.
Spero che tutto questo possa esserti utile per il tuo prossimo viaggio alla fine del mondo.
Chiedimi pure qualsiasi informazione e fammi sapere come va.