Siberia: Irkutsk e il Lago Baikal
IL FASCINO DELLA SIBERIA
INFORMAZIONI GEOGRAFICHE E STORICHE
Nell’immaginario comune, la Siberia rappresenta sempre un luogo freddissimo e inospitale.
Per questo andare in Siberia era un mio obiettivo.
In realtà la regione siberiana occupa quasi il 75% del territorio russo, andando dai Monti Urali al Pacifico e dal confine con Mongolia e Cina al Mar Glaciale Artico.
Questi oltre 13 milioni di chilometri quadrati, sono occupati da 3 abitanti per chilometro quadrato.
D’inverno la temperatura può spingersi sino a -60° C e le estati sono tiepide ma brevi.
Il luogo ideale per mandare i nemici a lavorare nei gulag sovietici.
ARRIVARE IN SIBERIA
Sono oltre 20 gli aeroporti che servono la Siberia, da quelli internazionali ai più piccoli usati come appoggio in casi di emergenza.
Ma ovviamente il mezzo di trasporto più affascinante è il treno, la Transiberiana che collega Mosca a Vladivastok, oppure la Transmongolica che proprio dalla Siberia meridionale attraversa la Mongolia sino ad arrivare a Pechino.
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LA MIA SIBERIA
Alla stazione di Irkutsk scendo dalla Transiberiana per la prima lunga sosta che ho deciso di fare.
La Siberia e il Lago Baikal meritano alcuni giorni dedicati.
Prendo il pullman che mi porterà a Listvyanka, da cui si può anche raggiungere in aliscafo Bolshie Koty.
IL LAGO BAIKAL
E’ impossibile immaginare il Baikal come un lago. Ancora più difficile, d’estate, immaginarlo ghiacciato.
D’estate può tranquillamente essere paragonato al mare, d’inverno auto e camion corrono nella sua base ghiacciata.
636 km da nord a sud, 48 chilometri di larghezza media (massima 79,4), 744 metri di profondità media (1.642 metri quella massima) lo rendono il lago più profondo e con il volume d’acqua maggiore del mondo.
Si stima che contenga circa il 20% delle acque dolci della Terra, talmente limpide e pure da essere potabili.
La visibilità in profondità nelle sue fredde acque arriva anche a 40 metri. E’ l’unico lago in cui ho fatto il bagno.
L’ambiente del Lago Baikal è abitato da oltre 2.500 esseri viventi (di cui circa il 60% animali).
Listvyanka, il paesino sul Lago Baikal più vicino a Irkutsk, è costituito da una strada principale sterrata, dove si trovano piccoli ristoranti, il mercato e negozi di souvenir.
Al porto si possono mangiare omul appena affumicati.
Sulla collina si trova l’osservatorio astronomico, da cui si osserva meglio l’immensità di questo lago, che supera l’orizzonte.
IRKUTSK
Base classica per visitare il Lago Baikal, la città di Irkutsk merita invece almeno un giorno dedicato.
La via principa, la classica Karla Marksa, inizia da un ben curato parco, dove i bambini si divertono con i giochi d’acqua della fontana.
Seguendo la strada, si viene accompagnati verso il fiume Angara dalla musica russa diffusa dalle casse attaccate ai lampioni della luce. La città è viva e si è attirati dai vari negozi.
Ulitsa Lenina, altra classica via, perpendicolare a Karla Marksa, porta verso il fiume passando però da alcuni bei parchi dove si trova la statua allo zar Alessandro III, il Monumento agli eroi Sovietici e la fiamma eterna alla loro memoria e, sul lungofiume, per ricordare i 350 anni della città compiuti nel 2011, svetta la statua in onore del fondatore cosacco Yakov Pokhabov.
Sono decine le statue presenti in città ma quella più ironica che ho visto raffigura uno dei tanti ragazzi arrivati sin qui con la Transiberiana e che resta a bocca aperta mentre cammina con lo zaino in spalla nelle vie della capitale della Siberia.
Un altro simbolo della Siberia sono le case in legno con cui si affronta il Generale Inverno.
Alcune sono talmente perfette da sembrare finte, altre, quelle sicuramente più affascinanti, mostrano tutti i segni del tempo e risalgono anche al XVII secolo. Per garantire uno spessore delle pareti di circa 40 centimetri, venivano usati i tronchi più grandi delle foreste siberiane.
Altra caratteristica da analizzare sono le finestre. Oltre la bellezza degli intagli che le decorano, non hanno 2 singole ante, ma sono divise in sportelli più piccoli.
Durante i rigidi inverni è infatti impensabile aprire un’intera finestra, ma così è possibile aprire solo una piccola fessura.
Soprattutto nei vecchi quartieri alcune sono incredibili, con le finestre in legno decorate da intagli perfetti.
Sono tante le chiese ortodosse della città e bisogna vedere almeno la Chiesa di Kazan, bella e colorata sia fuori che dentro.
Dopo 6 giorni in Siberia, alle 22.15 salgo nel treno 362, direzione Mongolia.
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