Viaggi nel tempo
Che cosa ti dicevo?! 88 miglia all’ora!
Lo spostamento temporale è avvenuto esattamente
all’1 e 20 antimeridiane e 0 secondi!
Il flusso canalizzatore sta flussando.
Sono tornato dal futuro!
Grande Giove!
Che cosa ti dicevo?! 88 miglia all’ora!
Lo spostamento temporale è avvenuto esattamente
all’1 e 20 antimeridiane e 0 secondi!
Il flusso canalizzatore sta flussando.
Sono tornato dal futuro!
Grande Giove!
Non so quante volte ho visto al cinema ed in tv la serie di “Ritorno al Futuro”.
Credo che per la mia generazione, quella degli anni ’80 e ’90, sia stata una pietra miliare del cinema.
Mi è sempre piaciuto immaginarmi sulla DeLoren, selezionare una data del passato o del futuro e vivere di persona certi avvenimenti.
Ma è possibile viaggiare nel tempo?
In qualche modo, possiamo dire di si. E ti spiegherò perchè e come.
La DeLoren in questione è l’aereo e l’energia sono i fusi orari.
Nei viaggi intercontinentali si sente spesso parlare di jet lag.
Questo disturbo temporaneo del sonno si può verificare quando si viaggia rapidamente attraverso diversi fusi orari.
Il corpo non ha il tempo di adattarsi al cambio d’ora e “l’orologio biologico” non si sincronizza con l’orario locale della destinazione.
Forse perchè non dormo molto o forse perchè ho troppo sonno arretrato, ma non ho mai avuto problemi di jet lag.

fusi orari da Linea del Cambio Data
Molto prima di sapere che sarei diventato un viaggiatore, la geografia è sempre stata una materia che mi appassionava.
Il mio modo di viaggiare è anche un mix di storia, politica e appunto geografia.
Ho sempre controllato quali città si trovassero ad una latitudine simile a Cagliari (e sono Pechino, Madrid, Atene, Istanbul e Cosenza) e longitudine (Stoccarda).
Nel gioco delle coordinate geografiche, rientrano sicuramente i fusi orari.
Cosa sono i fusi orari?
I fusi orari sono un sistema di suddivisione del tempo utilizzato per organizzare le ore della giornata in base alla posizione geografica.
In questo modo la giornata si adatta al movimento di rotazione della Terra, consentendo di avere ovunque un orario che rifletta il ciclo naturale del giorno e della notte.
Poichè il giorno è composto da 24 ore, si possono semplicemente tracciare 24 linee rette di longitudine, ogni 15 gradi, per segnare il centro di ogni fuso orario, con un’ora di differenza rispetto al fuso precedente e successivo.
Tuttavia queste linee delimitano solo i fusi orari ideali, perchè ogni Paese può scegliere il proprio orario e non è obbligato a rispettare il fuso orario in cui effettivamente rientra.
Ecco perchè guardando la mappa dei fusi orari, le linee sono molto differenti e complesse.
Per motivi pratici e politici, oggi sono utilizzati 39 fusi orari, identificati usando il Tempo Universale Coordinato (UTC) come riferimento.
Inoltre, alcuni Stati usano l’ora legale, spostando l’orario un’ora avanti durante i mesi estivi.
La prima volta successe il 30 aprile 1916, durante la Prima Guerra Mondiale.
Il kaiser Guglielmo II di Germania impose il cambio orario per risparmiare combustibile anche ai suoi alleati e nei territori occupati.
I Paesi utilizzavano meridiani diversi come punto di riferimento per le loro carte nautiche e astronomiche.
Prima che il mondo avesse i fusi orari, ogni città utilizzava la propria ora locale basata sul sole.
Ad esempio, “mezzogiorno” era il momento in cui il sole raggiungeva il suo punto più alto.
Tutto questo è andato bene sinchè il progresso della tecnologia e l’aumento dei rapporti a lunga distanza hanno reso problematico il concetto di tempo e orario.
Quando furono costruite le prime ferrovie a lunga percorrenza, la differenza di orario divenne un grosso problema, soprattutto nei collegamenti tra città distanti nell’asse est-ovest.
A metà del XIX secolo, le compagnie ferroviarie di tutto il mondo iniziarono a fare pressione sui rispettivi governi affinché unificassero l’orario nazionale.

Tren del fin del mundo – Viaggio in Patagonia 2016
La prima linea ferroviaria a risolvere questo problema fu quella che collegava Londra con Bristol, che adottò l’orario di Greenwich nel 1840.
Nel dicembre 1847 tutte le ferrovie britanniche sincronizzarono l’orario, introducendo il “railway time”, l’ora ferroviaria.
Dal 23 agosto 1852 questo orario venne trasmesso via telegrafo all’Osservatorio Reale di Greenwich.
Dal 1855 l’orario venne denominato “ora media di Greenwich” (GMT) e nel 1880 divenne l’orario ufficiale del Regno Unito.
Gli Stati Uniti seguirono presto l’esempio, adottando 4 fusi orari (Eastern, Central, Mountain e Pacific Time), da 5 a 8 ore indietro rispetto a Greenwich.
Il genio multidisciplinare italiano Quirico Filopanti (pseudonimo di Giuseppe Barilli) pubblicò nel 1858 l’opera a carattere scientifico filosofico religioso “Miranda”, nella quale propose per la prima volta di suddividere il globo terrestre in 24 fusi orari e di istituire un tempo universale per astronomia e telegrafi.
Nel neonato Regno d’Italia, dal 12 dicembre 1866 venne adottato il “tempo medio di Roma” per ferrovie, poste e telegrafi, con l’eccezione di Sardegna (che manteneva il tempo medio di Cagliari, valido nel Regno di Sardegna) e Sicilia (tempo medio di Palermo).
In Sardegna venne adottata l’ora di Roma solo dal 1886, ad eccezione di un paese vicino ad Alghero che, per senso di inferiorità verso la capitale Cagliari, scelse di sincronizzarsi con Roma dal 1872 (per chi non fosse Sardo, mi sto riferendo a sassari).

Sardegna – Cagliari da Viale Europa
Nel 1884, 26 nazioni si riunirono a Washington alla Conferenza Internazionale dei Meridiani per stabilire degli standard internazionali che risolvessero questi problemi.
Qui si decise che l’Osservatorio Reale di Greenwich sarebbe stato utilizzato come Meridiano Zero del mondo.
Ad esso venne quindi assegnato il grado 0 di longitudine, punto di partenza per il sistema di coordinate geografiche e standard utilizzato per misurare la distanza est-ovest sulla superficie terrestre.
La scelta di Greenwich come meridiano di riferimento aiutò a standardizzare la misurazione della longitudine e del tempo a livello globale.
La decisione non fu però unanime: ci furono infatti aspre discussioni tra francesi e britannici sull’attribuzione del meridiano zero e la Francia continuò ad usare il Meridiano di Parigi sino al 9 marzo 1911, quando adottò ufficialmente il Meridiano internazionale di Greenwich.
La Spagna, tra i 26 partecipanti alla riunione di Washington, rientrerebbe geograficamente nel fuso ora di Greenwich, ma passò a quel fuso orario solo il 1 gennaio 1901.
Sino ad allora, l’ora ufficiale della Spagna era quella del meridiano di Madrid, ma ogni provincia aveva l’orario corrispondente al proprio meridiano (la differenza tra La Coruña e Barcellona era di circa 45 minuti).
L’Osservatorio Reale di Greenwich ha una forte rilevanza storica e culturale perchè ancora oggi è un sito importante per gli studi astronomici e per motivi turistici.
Milioni di persone visitano ogni anno la linea del meridiano di Greenwich per vedere il punto dove la Terra è suddivisa in due emisferi: quello occidentale e quello orientale.

Meridiano di Greenwich nei Paesi Baschi – Viaggio 2009
Un’altra decisione fondamentale da prendere nella Conferenza Internazionale dei Meridiani del 1884, riguardava l’ora internazionale.
Venne istituito come standard internazionale il GMT (Greenwich Mean Time, Ora Media di Greenwich), il fuso orario del meridiano zero che avrebbe determinato l’ora di riferimento per tutti i fusi orari.
Negli anni ’50 furono inventati gli orologi atomici, molto più accurati rispetto a quelli che che si basavano sul tempo solare.
Il GMT come precedentemente pensato, divenne quindi obsoleto anche se la sua denominazione rimane ancora usata, soprattutto per motivi politici.
Dal 1967, per sincronizzare gli orari in tutto il mondo, è internazionalmente usato il Tempo Universale Coordinato (UTC).
Questo standard non tiene conto dell’ora legale, che può variare da Paese a Paese, ma ad una scala temporale atomica.
Ovviamente, anche per questa scelta non sono mancate le discussioni.
L’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU) voleva scegliere una singola abbreviazione per l’acronimo da utilizzare per il tempo universale coordinato ma, non essendoci accordo tra acronimo in inglese (CUT, Coordinated Universal Time) o in francese (TUC, Temps Universel Coordonné), è stato scelto l’acronimo UTC come compromesso.
Da Greenwich, gli orari aumentano verso est (UTC+1, UTC+2, ecc.) e diminuiscono verso ovest (UTC-1, UTC-2, ecc.).
Nella stessa riunione venne istituita anche la linea del cambio data.
Guardando il mappamondo, nell’Oceano Pacifico si nota una linea dall’andamento contorto che divide il mondo in altre due parti.
È la linea del cambio data, una linea immaginaria situata a circa 180° di longitudine, che attraversa l’Oceano Pacifico.
Immagina che due persone partano dallo stesso punto, alla stessa ora, con la stessa velocità ma in direzione opposta.
Dopo x tempo si incontreranno “dall’altra parte del mondo”.
Quel punto potrebbe coincidere con la Linea del Cambio data, orientativamente con 12 ore di differenza rispetto al Meridiano di Greenwich.
Chi ha viaggiato verso est si ritroverà 12 ore avanti rispetto al Meridiano di Greenwich, chi ha viaggiato verso ovest invece 12 ore indietro.
La Linea del cambio data determina i cambiamenti di data durante i viaggi in direzione est-ovest.
È fondamentale per mantenere l’allineamento tra il tempo globale e il calendario, evitando che i giorni si “accavallino” o che si verifichino confusioni legate alla data.

Nonostante il nome, la Linea del Cambio di Data non è geometricamente una linea retta.
In alcune zone, come in prossimità delle isole del Pacifico, è disegnata in modo da evitare di dividere Paesi o territori, per mantenere la coerenza interna delle date.
Sarebbe altrimenti impossibile per quei paesi gestire le giornate.
Nessun documento o trattato ufficiale fissa l’effettivo percorso della linea del cambio data.
Così come ogni Paese può scegliere il proprio fuso orario, ancor più i Paesi vicini al 180° meridiano possono correggere unilateralmente il tracciato della linea del cambio data.
Se sono riuscito ad essere abbastanza chiaro nella spiegazione, avrai capito che viaggiare nel tempo è quindi possibile.
Percorrendo le poche miglia che separano due Nazioni a cavallo tra la Linea del Cambio Data, ci si ritrova così ad avere una differenza di fuso orario vicina alle 24 ore.
Viaggiando da ovest ad est tornerai indietro di 24 ore.
Viaggiando da est ad ovest andrai avanti di 24 ore.
Si può quindi idealmente viaggiare nel tempo.
Questo significa che volando di notte sarà possibile vivere 2 volte lo stesso giorno del calendario o non viverne per niente un altro.
A me è capitato proprio così viaggiando tra Auckland (Nuova Zelanda, ad ovest della Linea del Cambio Data) e Rarotonga (Isole Cook, ad est).

Viaggio in Oceania 2019
Vediamo meglio quali sono le nazioni a ridosso della Linea del Cambio Data che permettono quindi di viaggiare nel tempo attraversandola.
Come detto, la linea del cambio data è una linea immaginaria che si trova approssimativamente lungo il 180° meridiano, ed è utilizzata per determinare i fusi orari e il cambio di giorno.
Non è però una linea retta perchè deve tenere conto delle esigenze nazionali.
Infatti alcune nazioni e territori si trovano geograficamente a ovest della linea dei 180° di longitudine, ma ad est della linea del cambio data e viceversa.
A causa delle varie modifiche e deviazioni della linea in certe aree, esistono fusi orari particolari.
Ecco perchè, anzichè suddividere le nazioni in base al loro posizionamento geografico ad est oppure ad ovest dei 180° di longitudine, considero più utile raggrupparle per il loro fuso orario, cercando di unificarle senza tener conto di chi usa l’ora legale:
Le nazioni che si trovano all’interno di un fuso orario che è avanti rispetto al fuso orario di Greenwich, sono:
Russia (Isole Curili)
Vanuatu
Isole Salomone
Australia (alcune regioni)
Nuova Caledonia
Micronesia
Papua Nuova Guinea
Fiji
Kiribati (alcune isole, inclusa quella della capitale Tarawa)
Isole Marshall
Tuvalu
Nauru
Nuova Zelanda
Russia (Kamchatka)
Wallis e Futuna
Samoa
Tonga
Kiribati (alcune isole)
Tokelau (da cui questo sito prende il dominio .tk)
Kiribati (alcune isole tra cui Kiritimati e le Sporadi Equatoriali, note anche come Isole della Linea)
Le nazioni che si trovano all’interno di un fuso orario che è indietro rispetto al fuso orario di Greenwich, sono:
Isole Cook
Polinesia Francese (alcune isole come Tahiti, Tubuai e Tuamotu)
Hawaii
Alaska
Niue
Samoa Americane
Nessuna nazione usa questo fuso orario. Ci sono però dei territori statunitensi disabitati all’interno di questo fuso orario che vengono usati soprattutto per scopi militari.
Il Polo Nord adotta l’ora di Greenwich,
Il Polo Sud è 12 ore avanti rispetto al Polo Nord,

Isole Svalbard – Magdalenfjorden – Spedizione Artica 2018
I 9.288 km che percorre la Transiberiana da Mosca a Vladivostok, attraversano 8 fusi orari russi ma in tutte le stazioni, nei biglietti e nelle tabelle a bordo del treno, è indicata esclusivamente l’ora di Mosca.
Questo fuso orario si applica infatti alle ferrovie di tutta la Russia.

Viaggio in Transiberiana 2011 – tabella orari
La Repubblica Popolare Cinese è il terzo Paese più grande del mondo.
Il suo territorio si estenderebbe lungo 5 fusi orari, ma in tutto il territorio cinese è valido lo stesso fuso orario: l’ora di Pechino, cioè UTC +8.
Questo significa che nella parte più occidentale gli orari sono alquanto insoliti: a dicembre il sole sorge alle 10.15 e tramonta alle 19.45, d’estate l’alba avviene alle 7.30 e il tramonto alle 22.30.

Mezzogiorno a Pechino – Viaggio in Cina 2011
Le Isole Gilbert ed Ellice erano una colonia britannica del Pacifico dal 12 gennaio 1916.
Nel 1975 le isole Ellice furono giuridicamente separate dalle Gilbert.
Nel 1978 le isole Ellice divennero indipendenti, prendendo il nuovo nome di Tuvalu.

Funafuti (Tuvalu) visto dall’aereo – Viaggio in Oceania 2019
Le isole Gilbert ottennero l’indipendenza il 12 luglio 1979 sotto la denominazione di Kiribati.
Le isole di Kiribati sono distribuite su milioni di chilometri quadrati.
Sino al 1995 la repubblica viveva nello stesso orario ma in due date diverse.
Uffici statali e aziende ai lati opposti della linea, potevano comunicare tra loro solamente nei quattro giorni della settimana che erano feriali da entrambe le parti.
Nel 1995 gli atolli delle Isole della Linea sono stati spostati dal fuso UTC -10 a UTC +14, in modo che tutti si trovassero nello stesso giorno.
Le Isole Samoa hanno usato per 120 anni il fuso orario UTC -11, perchè i principali partner commerciali erano Stati Uniti ed Europa.
Nel 2011 hanno spostato il fuso orario di un giorno intero (UTC +13), per allinearsi ai nuovi principali partner Australia e Nuova Zelanda.
Dalla mezzanotte del 29 dicembre 2011 si è passati direttamente al 31 dicembre.
Le Isole Samoa sono passate da essere uno degli ultimi Paesi a vedere il tramonto, ad uno dei primi a vedere l’alba.
Le Isole Diomede sono due isole rocciose nel mezzo dello Stretto di Bering, a 3 km di distanza l’una dall’altra.
La più grande appartiene alla Russia, la più piccola agli Stati Uniti.
Tra le due isole passa la linea del cambio data, la linea di confine tra i due Paesi e tra i due continenti.
Attraversare il confine dalla Cina all’Afghanistan (che utilizza il particolare fuso orario UTC +4.30) significa dover spostare le lancette di 3 ore e mezza.
Questo è il più grande cambiamento di fuso orario che avviene attraversando un confine internazionale.

Muraglia Cinese di Jinshanling – Viaggio in Cina 2012
L’Afghanistan non è l’unico Paese che usa un fuso non approssimato all’ora.
Gli fanno compagnia Iran (UTC +3.30), India e Sri Lanka (UTC +5,30), Birmania/Myanmar (UTC +6.30) e Australia (ha otto fusi orari, 4 usano la mezz’ora).
Nel 2007 il Venezuela spostò indietro l’ora di mezz’ora (UTC -4.30) per aiutare il rendimento scolastico degli studenti, ma nel 2016 lo ripristinò per il risparmio energetico.
L’Australia continentale ha 3 fusi orari: la costa occidentale usa UTC +8, quella orientale UTC +10 e la parte centrale UTC +9.30. Cercando la mappa dei fusi orari usati nell’isola dei canguri, non capivo perchè ci fossero 6 divisioni e non 3.
Ho così scoperto che gli orari in Australia si complicano ancora di più perchè alcune zone usano l’ora legale e altre no.

Fusi orari in Australia con ora legale
L’Isola di Lord Howe, nel Mar di Tasmania, usa il fuso orario UTC +10.30 ma, quando osserva l’ora legale, sposta avanti le lancette dell’orologio di solo mezz’ora, usando UTC +11.
È l’unico posto al mondo ad usare la “mezz’ora legale”.
Il Nepal, oltre che la particolarissima bandiera, non può che avere un fuso orario tutto suo: UTC +5.45.
In Spagna, durante la guerra civile, anche l’ora rientrò nella differenza ideologica: la zona repubblicana e la zona franchista avevano orari diversi.
Dal 16 marzo 1940 la Spagna ha cambiato il suo fuso orario, scegliendo UTC +1.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la dittatura franchista sincronizzò l’orario con l’alleato della Germania nazista.
Lo stesso dovettero fare le nazioni occupate da Hitler, Regno Unito (che però tornò all’ora di Greenwich dopo che le truppe sovietiche dell’Armata Rossa conquistarono Berlino) e Francia (che come la Spagna mantiene ancora lo stesso fuso orario della Germania).

Soldati Sovietici dell’Armata Rossa issano la bandiera CCCP sul Reichstag di Berlino
L’Argentina adottò il sistema internazionale dei fusi orari nel 1920.
Come ho detto ogni Paese può scegliere il suo fuso orario e, visto che spesso la scelta è politica, anche l’orario argentino non può che cambiare in base al momento storico.
Normalmente quasi tutto il territorio rientrerebbe nel fuso UTC -4.
Dal 1974, usando l’ora legale, si passava da UTC -3 d’inverno (che corrisponde anche all’estremo orientale del Brasile) ad UTC -2 d’estate (che sarebbe il fuso orario in mezzo all’Atlantico, abbastanza lontano da Buenos Aires e Patagonia).
Dal 2009 il Paese usa come ora ufficiale UTC -3 in tutto il suo territorio, per tutto l’anno.
Nel neonato Regno d’Italia, dal 12 dicembre 1866 venne adottato il “tempo medio di Roma” per ferrovie, poste e telegrafi, con l’eccezione di Sardegna (che manteneva il tempo medio di Cagliari, valido nel Regno di Sardegna) e Sicilia (tempo medio di Palermo).
In Sardegna venne adottata l’ora di Roma solo dal 1886, ad eccezione di un paese vicino ad Alghero che, per senso di inferiorità verso la capitale Cagliari, scelse di sincronizzarsi con Roma dal 1872 (per chi non fosse Sardo, mi sto riferendo a sassari).
A tutti i discorsi dei fusi orari, bisogna inoltre considerare i Paesi che usano l’ora legale.
Il cambio orario, teoricamente usato per risparmiare energia, viene usato soprattutto nei Paesi dell’Europa e dell’America del Nord.
La scelta di usarlo è quasi sempre coincisa con le crisi energetiche o del petrolio.
I Paesi vicini all’equatore non hanno bisogno del cambio orario, perché le ore di luce e buio sono più o meno le stesse durante tutto l’anno.
Anche i Paesi situati molto al nord non hanno grandi benefici ed è per questo che la spinta di mantenere sempre lo stesso orario arriva proprio da loro…
Insomma, se sono stato abbastanza chiaro, per viaggiare nel tempo non devi far altro che prenotare un volo tra due nazioni ai lati opposti della linea del cambio data.
Le tantissime ore di differenza, nonostante le distanze anche relativamente brevi, ti permetteranno di tornare indietro nel tempo o di andare nel futuro.
Il tempo è sempre un nemico di un viaggiatore, ma può essere anche un divertente realizzatore di sogni.
Ecco alcune possibilità:
Volo Auckland (Nuova Zelanda, UTC +12) – Rarotonga (Isole Cook, UTC -10):
Questa è la tratta che ho usato per viaggiare nel tempo.
Il volo dura circa 4 ore, ma le 22 ore di differenza tra i due Paesi consentono di tornare indietro di un giorno quando si vola da Auckland a Rarotonga, e di andare avanti di due giorni se si vola di notte da Rarotonga ad Auckland.
La tratta è gestita da Air New Zealand e Jetstar Airways.
Volo Auckland – Rarotonga andata/ritorno – Viaggio in Oceania 2019Volo Auckland (Nuova Zelanda, UTC +12) – Niue (UTC -11):
Anche in questo caso i collegamenti sono gestiti da Air New Zealand.
Solitamente c’è un solo volo alla settimana: il sabato di decolla da Auckland, il venerdì da Hanan International Airport a Niue.
Il volo dura circa 3 ore e mezza ma, volando solo di mattina o primo pomeriggio, ci si ritrova sempre con “solo” un giorno di differenza rispetto alla partenza.

volo Auckland – New York
La Polinesia Francese è raggiungibile con i voli internazionali che arrivano all’Aéroport International Tahiti Faa’a.
Air New Zealand e Air Tahiti Nui si occupano dei collegamenti con Auckland (Nuova Zelanda),
Hawaiian Airlines collega Honolulu,
Delta Airlines e Air Tahiti Nui volano su Los Angeles mentre United su San Francisco,
Air France e Air Tahiti Nui si occupano dei collegamenti “nazionali” con Parigi (facendo scalo a Los Angeles, Seattle, San Francisco),

volo Sydney – Honolulu
Air Tahiti e Air Rarotonga uniscono Polinesia e Isole Cook,
e l’unico collegamento diretto con l’Asia è garantito da Air Tahiti Nui, che vola su Tokyo.

volo Tokyo – Tahiti
Durante il mio viaggio in Oceania del 2019 avrei voluto fare il giro del mondo, passando anche da Honolulu, Hawaii.
Il mio rapporto con gli Stati Uniti non è mai stato amichevole quindi, essendo un sentimento reciproco, mi hanno bocciato l’esta.
Questo mi impedisce di andare ma sappi che le compagnie aeree che attualmente volano alle Hawaii sono Air Asia, Air Canada, Air China, Air New Zealand, Alaska Airlines, All Nippon Airways, American Airlines, Asiana Airlines, China Airlines, China Eastern Airlines, Delta Airlines, Fiji Airways, Hawaiian Airlines, Japan Airlines, Jetstar Airways, Jin Air, Korean Air, Philippine Airlines, Qantas, Southwest Airlines, Sun Country Airlines, United e WestJet.

aereo Air Rarotonga
Se hai letto tutto l’articolo, adesso sai come viaggiare nel tempo e devi solo prenotare un volo che attraversi la Linea del Cambio Data.
Dove vuoi andare?

mappa viaggi cosmorevas 21-09-2025