ARGENTINA
Soy Argentino,
es un sentimiento,
no puedo parar…
Argentina te quiero mas!
cit. Barra Bravas Argentina
Soy Argentino,
es un sentimiento,
no puedo parar…
Argentina te quiero mas!
cit. Barra Bravas Argentina
Lo spagnolo Pedro de Mendoza il 2 febbraio 1536 fondò la Ciudad del Espíritu Santo y Puerto Santa María del Buen Ayre.
Dopo 4 anni però gli indigeni attaccarono i coloni e li costrinsero ad abbandonare la cittadina.
Nel 1580 l’esploratore spagnolo Juan de Garay fondò per la seconda e definitiva volta la città e le diede il nome di Ciudad de la Santísima Trinidad y Puerto de Nuestra Señora de los Buenos Aires.
La città fu battezzata con questo nome in onore della Madonna di Bonaria di Cagliari, in Sardegna.
Ecco perchè Jorge Mario Bergoglio ha effettuato a Cagliari il suo primo viaggio da Papa Francesco.
Ho atteso tanto, rinviato troppe volte, ma alla fine nel 2022 sono finalmente riuscito ad andare a Buenos Aires.
Argentina per me ha sempre significato calcio.
Non solo Maradona e Messi, ma le centinaia di giocatori che incredibilmente non sono riusciti a portare l’Argentina sul tetto che spettava loro.
Poi per fortuna la maledizione si è rotta con la vittoria della Coppa America al Maracanà di Rio de Janeiro nel 2021, seguita dalla Finalissima del 2022 e al terzo trionfo ai mondiali, con la Coppa del Mondo alzata da Leo Messi a Doha il 18 dicembre 2022.
E Argentina sono le Barra Bravas: River, Boca, San Lorenzo, Newells Old Boys, Independiente, Estudiantes, Banfield… centinaia sono le hinchas che hanno fatto conoscere nel mondo le loro squadre.
Mi è sempre piaciuta la geografia. Nella mia esperienza di viaggiatore ho imparato a raggiungere luoghi studiati nei libri di scuola.
Per me andarci significa essere in un punto di arrivo.
È per questo che ho decido di andare in Patagonia, Terra del Fuoco e nella città di Ushuaia.
Ci sono vari modi per raggiungere questo estremo meridionale.
Io ci sono arrivato volando prima da Santiago del Cile a Punta Arenas e poi in autobus lungo la mitica Ruta Nacional 3, la strada che parte da Buenos Aires e attraversa l’Argentina sino ad Ushuaia, la città più a sud del mondo.
Ushuaia è soprattutto un punto di arrivo, un luogo geografico storico come possono esserlo Capo Nord (o meglio Knivskjellodden), le Isole Svalbard, l’equatore, il Tropico del Cancro e il Tropico del Capricorno, la linea del cambio data, l’Antartide. Proprio quest’ultima è raggiungibile in nave da Ushuaia, porto ideale per questo viaggio.
Viaggio nella mia lista, e sicura meta futura.
Argentina e Cile sono contrapposte per tante cose. Non potrebbero non contendersi anche il “titolo” di città più australe del mondo.
Meno di 100 persone abitano nel villaggio di Puerto Toro, nella cilena Isola di Navarino. Troppo pochi forse per poter togliere il riconoscimento all’argentina Ushuaia, città di 56.000 abitanti, poco più a nord di Puerto Toro.
Dal porto partono le navi dirette in Antartide e questo mi fa capire che tornerò in questi luoghi.
Sono venuto qui durante l’inverno australe. Nevica e il vento, che arriva direttamente dal Polo Sud, fa scendere la temperatura abbondantemente sotto lo zero.
Io amo il caldo ma qui, alla fine del mondo, mi aspetto e voglio vederte questo clima.
Salendo nelle Montagne Martial, alle spalle della città, il paesaggio è ancora più bello: Ushuaia è stretta tra il Canale di Beagle, i ghiacciai, la neve, i boschi.
È impossibile non partecipare ad alcune delle numerose escursioni che partono da qua.
In questo spettacolare Parco Nazionale argentino di 5,50 km² non si smette di emozionarsi.
Passerelle panoramiche permettono di scattare foto incredibili, immersi tra cascate, fiumi, foreste di faggio, montagne, valli, ghiacciai e laghi glaciali.
Con un po’ di fortuna si possono vedere gli animali che ci vivono: il guanaco, il lama, la volpe andina, il condor andino, i picchi della Patagonia.
Ma anche specie marine come cozze, capesante, granchi, sardine, meduse.
Da qui è possibile salire sul “treno della prigione”
Se Ushuaia è la città più australe del mondo, nelle sue vicinanze tutto è “il più australe del mondo”.
Vale per un bar, per un hotel, per una scuola..
E non poteva che esserci il treno della fine del mondo.
Il mio percorso da viaggiatore è legato alla Transiberiana e non potevo evitare di salire su un antico treno a vapore alla fine del mondo.
Questo, tra l’altro, fu il mezzo usato dai carcerati per trasportare il legno nella prigione di Ushuaia.
Il treno della fine del mondo nacque nel 1902 per essere il treno dei prigionieri.
Dalla prigione costeggiava la città allora in espansione e terminava la sua corsa nelle foreste. E man mano che il legno diminuiva, aumentava la lunghezza dei binari in mezzo agli alberi.
Questo durò sino al 1947, quando la prigione venne chiusa.
La linea ferroviaria venne definitivamente abbandonata nel 1952 per poi rinascere dal 1994 sotto forma di treno turistico.
Dal porto turistico di Ushuaia varie compagnie organizzano escursioni in barca o catamarano lungo il Canale di Beagle.
Vedere la città di Ushuaia allontanarsi mentre si naviga verso sud è molto emozionante e il paesaggio è meraviglioso.
Nelle isole di Los Lobos e Los Pájaros si vedono centinaia di leoni marini e cormorani nel loro habitat permanente.
Si può arrivare anche nelle vicinanze della spiaggia di Isla Martillo, dove durante la stagione estiva nidifica la colonia di pinguini di Magellano.
Sono animali molto curiosi e non è raro che entrino in acqua nuotando poi vicino a noi.
Arrivando a Capo Horn non si può che pensare ad organizzare il prossimo viaggio ancora più a sud, sino all’Antartide.
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