MESSICO
“Gli Indigeni hanno aspettato 500 anni
prima di veder riconosciuti i loro diritti.
Tu puoi aspettare 5 minuti?”
cit. EZLN
“Gli Indigeni hanno aspettato 500 anni
prima di veder riconosciuti i loro diritti.
Tu puoi aspettare 5 minuti?”
cit. EZLN
Il mio primo viaggio da solo, nei Paesi Baschi, mi ha insegnato che i sogni si devono realizzare.
La Transiberiana mi ha dato la consapevolezza di poter andare ovunque.
La mia meta successiva non poteva che essere il sognato Messico.
E non intendo ovviamente i resort in riva al mare.
Il Chiapas mi chiamava da una decina d’anni.
Messico per me ha sempre significato EZLN e Maya.
Questo sono andato a cercare e trovare. Ma non solo.
Come ho imparato nei viaggi precedenti, vedere più nazioni mi fa sentire libero per un tempo molto maggiore di quanto effettivamente sono stato lontano da casa. Un mese in viaggio spesso mi sembra un anno.
Organizzai quindi il mio viaggio in modo da vedere Messico e Cuba.
Ho iniziato il mio programma segnando le mete imprescindibili:
Sarebbe impensabile non passare qualche giorno nella metropoli da 20 milioni di abitanti, vedere lo Zocalo, lo Stadio Azteca e l’antica città di Teotihuacan.
La storia e la geografia mi sono sempre piaciute. Nei miei viaggi ho visitato alcuni di quei luoghi, quasi a ritrovarmi dentro i libri di scuola.
Ho visto centinaia di foto di Palenque e Tulum e non potevo fare altro che andarci.
Alle scuole superiori sono iniziati i primi approcci con la politica, con le manifestazioni.
È qui che ho iniziato a sognare la Selva Lacandona, a chiedermi come incontrare l’EZLN.
Mi affascinavano i loro passamontagna e le loro frasi: “siamo un esercito di sognatori e per questo siamo invincibili” ha accompagnato i miei studi e il resto della vita.
Ho attraversato l’oceano con la voglia di incontrarli. E ci sono riuscito, partendo dalla città simbolo del Chiapas: San Cristóbal de Las Casas.
Sono Sardo, non ho bisogno di girare il mondo per vedere spiagge bianche e mare cristallino.
Però il Messico ha anche dei fondali diversi e degli animali non presenti altrove, quindi ho programmato di trascorrere qualche giorno qua.
Inoltre gli enormi squali balena frequentano le acque di Isla Holbox da maggio e settembre ed è quindi possibile nuotare con loro e assistere allo spettacolo della bioluminescenza del plancton, il loro cibo preferito.
Gli aeroporti principali per raggiungere il Messico sono Città del Messico e Cancun.
Sono tanti i voli dall’Europa ma solitamente quelli più convenienti partono da Madrid. Più raramente si trovano ottimi prezzi anche da Roma, Parigi, Londra o Monaco.
Preferisco sempre evitare gli scali negli Stati Uniti.
L’aeroporto di Tuxtla Gutierrez permette di raggiungere velocemente lo Stato del Chiapas, se si vogliono evitare le circa 11-14 ore di autobus che lo separano sia da Città del Messico che da Cancun.
Nonostante Tuxtla Gutierrez sia la capitale, la città simbolo del Chiapas (ed antica capitale) è San Cristóbal de Las Casas.
Ho usato l’economico autobus notturno per spostarmi dal Chiapas allo Yucatan.
I sedili spaziosi e comodissimi permettono di dormire senza problemi.
Bisogna solo predisporsi per una notte a temperature polari, altrimenti l’aria condizionata al massimo può rovinarti il proseguo del viaggio.
Molto raramente noleggio una macchina in viaggio, preferisco usare i mezzi pubblici.
In Messico ho conosciuto i colectivos: auto, minivan o furgoni più o meno attrezzati, percorrono senza sosta le strade messicane, rendendosi senza dubbio il mezzo perfetto per gli spostamenti a piccolo-medio raggio.
A seconda della destinazione partiranno quando il mezzo è pieno oppure caricheranno persone nel tragitto.
Basterà un gesto e si fermeranno a bordo strada.
Il prezzo varia a seconda della distanza ma sarà sempre economico e conveniente.
Ho letto spesso che nelle strade meno trafficate, soprattutto in Chiapas, possono verificarsi “posti di blocco improvvisati” di abitanti locali, che con una corda bloccano la strada e chiedono soldi per far ripartire il mezzo.
A me sinceramente non è mai capitato.
Ma bisogna sempre ricordare che il Chiapas è lo Stato più povero del Messico e alcune situazioni sono determinate solo dalla povertà.
Solitamente conviene prenotare il viaggio andata e ritorno.
Trovai un ottimo prezzo per arrivare a Città del Messico con rapidi scali a Roma e Parigi.
A circa 40 km da Città del Messico si trova l’area archeologica di quella che era una delle più grandi città del mondo: Teotihuacan.
Da Città del Messico raggiunsi il Chiapas con l’aereo per Tuxtla Gutierrez, raggiungendo la piacevole San Cristóbal de Las Casas.
Qui il viaggio non sarebbe stato lo stesso se non avessi vissuto questi giorni con i ragazzi del Colectivo Lajkin.
Italiani residenti da anni in Messico, hanno fatto capire storia e cultura locale, ma soprattutto hanno permesso di entrare in stretto contatto con le popolazioni indigene, con gli Zapatisti e con attività sociali legate sia ai bambini che alla lavorazione del caffè.
La profonda conoscenza del territorio ha fatto anche scoprire luoghi incantati, tra foreste, cascate, cavità dove vivono migliaia di pappagalli e ovviamente città Maya.
Se il Chiapas mi è rimasto nel cuore, gran parte del merito è loro.
L’autobus notturno mi ha poi portato a Tulum, la scenografica città Maya a picco sul mare.
La spiaggia sottostante è piccola e affollata, conviene quindi spostarsi nella lunga spiaggia adiacente oppure, secondo me meglio ancora, ad Akumal, dove è possibile vedere le tartarughe a pochi metri dalla riva.
Nella Riviera Maya è comunque possibile trovare la spiaggia adatta alle proprie esigenze, sino ad arrivare alla caotica e folle Cancun.
Senza dimenticare di vedere almeno un cenote, grotta carsica collassata che, riempitasi d’acqua, sembra un lago in cui fare il bagno.
Per vedere gli squali balena ho trascorso qualche giorno nella tranquilla e silenziosa Isla Holbox ma purtroppo la pioggia e le mareggiate hanno impedito alle barche di uscire in mare aperto. Un buon motivo per tornare.
Da Cancun presi poi l’aereo per la isla de la Revolucion: Cuba.
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