PAESI BASCHI
Euskal presoak
Euskal Herrira
Euskal presoak
Euskal Herrira
Il mio percorso da viaggiatore è iniziato nei Paesi Baschi.
I Sardi hanno uno storico legame con i Baschi e ho voluto viverlo di persona, scegliendo di girare da solo in questa nazione a forma di cuore.
Per me era uno dei viaggi più facili: nave per Barcellona e da lì fare tutto il giro che avevo in mente: circa 1.700 km in 15 giorni. Imbarcare la mia macchina mi dava la sicurezza per fare il viaggio da solo.
In seguito ho fatto altri fine settimana a Bilbo e Iruña, e ogni volta mi sono guardato indietro pensando che il mio viaggio è iniziato qui, sognando la follia, con la follia di sognare.
Non si può venire qui senza provare a capire l’indipendentismo, andando oltre le bandiere dell’ikurrina nei balconi o i cartelli stradali scritti prima in basco e poi, eventualmente, in spagnolo o francese.
Nei locali, tra un pintxos e l’altro, bisogna guardare le foto di uomini e donne carcerati in luoghi sconosciuti, di cui si chiede almeno il riavvicinamento a casa, magari lasciando una mano d’aiuto.
Tra una scritta consumata dalla lotta e un nuovo murales in un campo dove si gioca a pelota, la palla basca, si trova la storia del popolo basco.
Nella lingua basca, l’euskera, la nazione basca si chiama Euskal Herria, che letteralmente significa “il popolo che parla la lingua basca”.
Non essendo quasi mai riusciti a vivere liberamente all’interno dei propri confini, l’euskera ha da sempre rappresentato l’elemento di unione del suo popolo.
È considerata una lingua isolata, con nessun legame con altre lingue, l’unica pre-indoeuropea sopravvissuta alle invasioni successive al 1200 a.C.
Il nome stesso “Paesi Baschi” (Euskadi in basco, País Vasco in spagnolo) può creare una certa confusione.
Guardando la Spagna, la comunità autonoma dei Paesi Baschi è costituita dalle province di Álava (in basco Araba, in spagnolo Álava), Biscaglia (in basco Bizkaia, in spagnolo Vizcaya) e Gipuzkoa (in spagnolo Guipúzcoa).
Quando ci si riferisce ai Paesi Baschi come nazione, si parla invece delle sette regioni storiche che hanno sempre parlato la lingua basca:
– a sud dei Pirenei (per chi non le considera Spagna):
NAVARRA (Nafarroa in basco, città più importanti Iruña/Pamplona, Tutera/Tudela),
ÁLAVA (Gasteiz/Vitoria, Amurrio),
BISCAGLIA (Bilbo/Bilbao, Barakaldo/Baracaldo, Getxo/Guecho, Gernika/Guernica)
GIPUZKOA (Donostia/San Sebastián, Zarautz/Zarauz, Irun)
– a nord dei Pirenei (per chi non le considera Francia):
LABOURD (Lapurdi in basco, Labourd in francese, città più importanti Ustaritz, Baiona/Bayonne, Miarritze/Biarritz)
BASSA NAVARRA (in basco Nafarroa Beherea, capoluogo Donibane Garazi/Saint Jean Pied de Port)
Zazpiak Bat è il nome dello stemma di Euskal Herria, rappresentato da uno scudo diviso in sei sezioni (tre superiori e tre inferiori) con lo stemma delle regioni che formano la nazione basca (solo in questo caso Navarra e Bassa Navarra vengono unite in un’unica regione).
L’aeroporto di Bilbo (Bilboko aireportua) è il principale dei Paesi Baschi.
Sono numerosi i collegamenti giornalieri con Barcellona, le città spagnole, Berlino, Francoforte, Lisbona, Londra, Milano, Parigi e Roma.
L’autobus Bizkaibus A3247 collega l’aeroporto con il centro di Bilbo ogni 15 minuti.
L’aeroporto di Donostia sorge in realtà quasi equidistante tra Donostia e Miarritze. I voli collegano la zona esclusivamente con Barcellona e Madrid.
L’aeroporto di Iruña ha collegamenti con Madrid e stagionalmente con qualche città estera.
Pur non essendo in Euskal Herria, può essere utile controllare i voli per Santander, Burgos e Zaragoza.
Renfe è l’impresa pubblica spagnola che si occupa del trasporto passeggeri e merci nella penisola iberica.
Solitamente è possibile prenotare da 60 giorni prima della partenza.
Secondo me il modo migliore per muoversi nella penisola iberica, non avendo una macchina, è l’autobus.
Alsa è la società principale per i collegamenti tra le città più importanti.
Ho usato varie volte i suoi servizi e ho sempre riscontrato una puntualità perfetta in partenza e arrivi in anticipo. Gli autobus sono comodi e puliti e i prezzi molto convenienti.
Bisogna solo organizzarsi per l’aria condizionata al massimo.
Girare in auto da la libertà di fermarsi in paesini bellissimi e poco battuti dalle mete classiche. Le strade sono sempre in ottime condizioni e anche viaggiare in autostrada è piacevole e non molto caro.
La capitale dei Paesi Baschi è tanto bella quanto poco conosciuta.
La parte moderna in costante sviluppo e l’intatto quartiere medievale sopra la collina, rendono indimenticabile il soggiorno nella città che, con i suoi 42 metri quadrati di parchi a persona, è tra le più verdi d’Europa.
Sempre più al centro delle mete turistiche, il capoluogo della Bizkaia è un importante porto e centro industriale.
E’ facile identificarlo soprattutto con la struttura in titanio del Museo Guggenheim, ma Bilbo è molto di più.
Sono stato tre volte a Iruña ed entrambe nella settimana dal 6 al 14 luglio.
Perchè Iruña è San Firmin ed è difficile immaginare questa bella città negli altri 356 giorni dell’anno.
Se vuoi sapere tutto sulla Festa di San Firmin, leggi l’articolo e scoprirai che non c’è solo la famosa corsa dei tori.
La spiaggia de La Kontxa è considerata una delle più belle d’Europa. La sua forma di conchiglia, perfettamente riconoscibile non solo dall’alto del Monte Urgull o del Monte Igueldo raggiungibile con la teleferica del 1912, rappresenta Donostia nel mondo.
Ma non fermarti alla spiaggia e perditi nelle strade del casco viejo.
La onde dell’Oceano Atlantico hanno fatto diventare Miarritze una delle mete europee imprescindibili per gli amanti del surf.
Sono innumerevoli i negozi specializzati ma anche chi non è pratico sulla tavola può passare qui delle belle giornate.
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