CILE
“Viva il Cile!
Viva il popolo!
Viva i lavoratori!
Queste sono le mie ultime parole
e ho la certezza che il mio sacrificio
non sarà vano.”
cit. Salvador Guillermo Allende Gossens
-11settembre1973-
“Viva il Cile!
Viva il popolo!
Viva i lavoratori!
Queste sono le mie ultime parole
e ho la certezza che il mio sacrificio
non sarà vano.”
cit. Salvador Guillermo Allende Gossens
-11settembre1973-
COGLIERE L’ATTIMO
Un assurdo prezzo Alitalia di 380,00 euro per il diretto Roma – Santiago de Chile andata e ritorno, mi fece capire che era arrivato il momento di andare in Cile.
Nessuna esitazione e prenotazione istantanea.
25 giorni in Sud America da organizzare con i miei soliti ritmi folli per un viaggio impegnativo ma alla fine totalmente riuscito.
I miei gusti musicali sono tanto ristretti e limitati quanto estremi e spesso sconosciuti.
Sono più che sufficienti 2 mani per contare i concerti a cui ho assistito. Uno di questi è stato dei cileni Inti Illimani a Cagliari.
Se li conobbi grazie alle manifestazioni in cui urlavo la loro “el Pueblo unido jamás será vencido“, me li fece seguire ancora di più sapere il loro legame con la Sardegna. Qui infatti organizzarono i loro primi concerti dopo il golpe cileno del 1974 che li costrinse ad un lungo esilio di 15 anni.
Il mio viaggio in Cile è stato accompagnato dalla loro musica.
I miei lunghi viaggi hanno sempre una scelta in comune: non dedicarmi solo a una nazione, ma visitare più Stati.
Il record fatto in questo viaggio è durato 3 anni, sino alle 6 nazioni visitate nel 2019 in Oceania.
4 sono state qui le nuove bandiere nel passaporto: Cile, Argentina, Bolivia e Peru.
E i fuoristrada Toyota 4×4 mi hanno permesso di correre su deserto, sabbia, neve, ghiaccio e sale.
L’aeroporto di Santiago del Chile è sicuramente la base principale per arrivare in aereo. I collegamenti sono tanti dall’Europa e da tutto il continente americano.
Si possono sfruttare escursioni di alcuni giorni per arrivare in Cile dai Paesi confinanti: da Argentina (Ushuaia e Tierra del Fuego), Bolivia (La Paz e Salar de Uyuni) e Peru (Lima).
Escludendo il Territorio Antartico Cileno, l’Isola di Pasqua e altre isole nell’Oceano Pacifico, il Cile è una striscia di terra lunga circa 4.300 km e larga in media solo 180 km.
Io ho usato l’aereo per le grandi distanze (da Santiago del Cile a Calama e Punta Arenas), l’autobus per raggiungere l’argentina Ushuaia e piccoli mezzi per le escursioni nei dintorni di San Pedro de Atacama e sino alla Bolivia.
La prima cosa che mi colpì di Santiago de Chile furono i cani randagi.
Tanti, grandi, ovunque e spesso in branchi. Ma anche tranquilli e mai aggressivi.
Poi ricordo il paesaggio, le storiche Ande che osservano ogni movimento.
La storia passa dal Palacio de la Moneda, bombardato l’11 settembre 1973 durante il golpe del generale Augusto Pinochet che portò al suicidio del presidente marxista Salvador Allende.
La sua tomba è al Cimitero Generale di Santiago del Cile.
A riguardo, è molto bello il Museo della memoria e dei diritti umani.
Foto e documenti storici raccontano più di qualsiasi altra cosa il golpe supportato dagli Stati Uniti e i danni che ha creato la dittatura militare.
Due ore di volo separano Santiago del Chile da Calama, da cui in circa 90 minuti di autobus si raggiunge San Pedro de Atacama.
Questo piccolo paese di circa 4.000 abitanti è la base ideale per alcune escursioni giornaliere nella zona e per poi proseguire il viaggio verso Argentina (il confine dista 170 km) o Bolivia (a 60 km).
Le sue strade polverose ci fanno subito rendere conto di essere nel deserto e se, come me, si arriva dai ghiacciai della Patagonia, l’impatto è subito forte.
Si dice che qui piove una volta ogni 6/7 anni.
Consiglio di dedicare una giornata a girare per il paese e scegliere le varie escursioni dopo aver considerato in più agenzie il miglior bilanciamento tra prezzo e durata.
Spesso le escursioni proposte sono molto simili, quindi scegli anche in base al feeling che trovi con il venditore.
La sera il paese si popola dei viaggiatori che durante la giornata hanno partecipato alle varie escursioni. Ascoltare le loro impressioni è sempre utile.
Il Deserto de Atacama si estende per circa 1.600 km ed è uno dei deserti più asciutti del mondo.
La fredda Corrente oceanica di Humboldt che arriva da ovest e la Cordigliera delle Ande che si trova ad est del Deserto, creano un clima caratterizzato dalla quasi totale assenza di pioggia (da 0,6 a 2 mm annui) e da una forte escursione termica (si passa dai 5°C della notte ai 40°C durante il giorno).
Il suo terreno è talmente simile a quello presente su Marte che qui vengono fatti i test su strumenti e veicoli che poi partiranno per il pianeta rosso.
Le escursioni per la Valle de la Luna partono alcune ore prima del tramonto.
È questo infatti il momento della giornata in cui il panorama lascia senza parole.
Il sole accarezza enormi dune di sabbia, riflettendo sul bianco del sale e sul rosa del gesso, mentre il cielo si tinge sempre più di rosso.
Da San Pedro arrivano qui centinaia di persone tutti i giorni, quindi cerca di trovare rapidamente un posto ideale per le foto.
Un’altra classica escursione, è quella che solitamente parte intorno alle 04.00 del mattino (dipende dalla posizione del tuo alloggio e dal numero di partecipanti al tour che hai scelto) per raggiungere i Geyser del Tatio in tempo per vedere l’alba.
Qui ci si trova a 4.300 metri di altitudine e la temperatura scende anche a -20°C.
I geyser sono dei violenti getti d’acqua bollente che si condensano in enormi fumarole a vapore che superano i 10 metri di altezza.
Qui sono circa 80 e sono delimitati da delle pietre che impediscono di avvicinarsi.
Questo è ovviamente giustissimo per la sicurezza ma è una nota un po’ negativa per chi vorrebbe andare oltre. Per questo motivo i geyser della Bolivia mi hanno emozionato di più.
Solitamente tutte le escursioni ai Geyser del Tatio includono la sosta sul fiume Putana (dove si possono vedere vicugne, lama e fenicotteri andini) e nella città di pastori di Machuca.
L’altitudine, la bassissima umidità, il cielo limpido per almeno il 90% dell’anno e l’assenza di inquinamento luminoso, fanno considerare la zona di San Pedro de Atacama come il miglior posto al mondo per l’osservazione astronomica.
Basta solo sentire nominare la Patagonia per immaginarsi subito in terre remote e meravigliose.
È un viaggio ai confini del mondo e lascia sempre emozioni forti.
Il suo territorio, estremità meridionale del continente americano, comprende sia la zona cilena che quella argentina.
Il navigatore portoghese Fernão de Magalhães (che noi conosciamo come Ferdinando Magellano) fu il primo europeo a raggiungere la Patagonia.
Il 28 novembre 1520 attraversò lo stretto che poi prese il suo nome, arrivando per la prima volta in quello che lui nominò Oceano Pacifico.
Parlando della zona cilena, l’aeroporto di Punta Arenas è la miglior porta d’accesso per la Patagonia.
Fondata nel 1848, è stata il fondamentale punto di transito tra l’Oceano Atlantico e l’Oceano Pacifico, sino all’aprtura del Canale di Panama nel 1914.
La città può essere considerata come base per le escursioni nella zona cilena.
Il Parco nazionale di Torres del Paine, a circa 100 km dal paese di Puerto Natales, è uno dei parchi più importanti e visitati del Cile.
Le sue montagne di granito e i ghiacciai sono abitati da puma, condor delle Ande, fenicotteri, volpi e guanachi.
Porvenir
Per quanto riguarda la Patagonia argentina, continua nella sezione dedicata.