Lapponia – Sami
Lapponia – Sami
Lapponia – Sami
Il nome “Lapponia” fa subito pensare ad una terra del Nord Europa, magari associata a Babbo Natale ed alle sue renne.
Ma dov’è la Lapponia?
Quella che in lingua originaria si chiama Sápmi e noi chiamiamo Lapponia, è più precisamente la terra abitata dal Popolo Sami (che erroneamente chiamiamo Lapponi).
La geografia politica si scontra spesso con le idee e la visione del mondo di ognuno di noi.
Al di là di quello che si legge nei libri, ci sono confini scritti dalla geografia (soprattutto nel caso di alcune isole: Sardegna, Corsica, Irlanda, Zanzibar, isole dell’Atlantico e del Pacifico), dalla lingua (i Paesi Baschi in lingua originaria si chiamano Euskal Herria, appunto “il Popolo che parla l’euskera”, la lingua basca) e da storia e tradizioni (per esempio Scozia, Catalogna, Occitania, Patagonia, Palestina, Transnistria ecc).
Insieme a queste ultime Nazioni, si può aggiungere la Lapponia.
La terra dei Sami, è una nazione senza frontiere, distribuita nelle considerate regioni settentrionali di Norvegia, Svezia e Finlandia e nella penisola Russa di Kola.
I Sami sono un popolo e vogliono restare tale, con la loro terra, storia, lingua, cultura, tradizioni, religione, modo di vivere e struttura sociale.
Non hanno mai aspirato ad uno status politico indipendente o ad un movimento indipendentista, ma hanno dei “parlamenti sami” per difendere i loro interessi e l’autonomia culturale, una bandiera e un inno.
Considerano un loro diritto vivere nella società norvegese mantenendo le loro caratteristiche distintive, così come ritengono un diritto inalienabile vivere e allevare il bestiame nelle loro storiche terre.
A lungo considerati un’etnia inferiore ed un ostacolo al progresso da molti altri abitanti della Scandinavia, ora vivono abbastanza integrati nei contesti statali, ma senza tradire il loro essere per i modelli culturali norvegesi, svedesi o finlandesi.
Le autorità norvegesi hanno portato avanti per secoli politiche incentrate a far diventare “norvegesi” i Sami, anche forzando l’istruzione scolastica.
Solo dopo la Seconda Guerra Mondiale le politiche sono diventate più inclusive, nel rispetto delle differenze.
La “norvegizzazione” fu abbandonata, puntando sul creare condizioni che permettano ai Sami di preservare e sviluppare cultura, lingua e stile di vita.
Il “problema Sami” non può essere risolto con “soluzioni politiche norvegesi”.
Il popolo Sami è un tutt’uno con le renne che alleva e da cui ottengono cibo, bevande, utensili e pelli per vestirsi e costruire le loro tende.
Solo per capirci meglio, parlerò della Sapmi – Lapponia come attualmente viene divisa politicamente:
Circa il 75% della popolazione Sami vive in quello che viene considerato territorio norvegese:
si parla delle contee di Trøndelag (capitale Trondheim), Nordland (Bodø), Troms og Finnmark (Tromsø ma anche Alta e Nordkapp)
Il territorio sami in Svezia può essere individuato nelle contee di Norrbotten e Västerbotten.
La prima è la più grande contea svedese, quella più settentrionale e anche la meno popolata, visto l’ambiente sfavorevole.
La Lapponia viene comunemente associata a Babbo Natale e Rovaniemi è quindi la città a cui subito la associamo.
Come per il territorio svedese, anche in questo caso la Lapponia è la provincia più grande della Finlandia, addirittura più estesa di Belgio, Olanda e Lussemburgo insieme.
Circa 2.000 Sami vivono nell’oblast di Murmansk, estremità nord-occidentale della Russia e comprendente anche la Penisola di Kola.
Nel mio viaggio in Norvegia, in quello che è per gran parte territorio Sami, ho cambiato spesso città e quindi soggiorno.
Ho fatto alcune tratte notturne sulla Hurtigruten, e con qualche accorgimento è una buona soluzione per risparmiare una notte in hotel, sfruttando lo spostamento.
Per quanto riguarda gli hotel, ho sempre cercato la soluzione migliore per posizionamento e prezzo.
Viaggiare in queste zone significa comunque spendere più del normale, dato che tutto è proporzionato ai loro stipendi.
Trondheim: Singsaker Sommerhotell
Uno dei più grandi palazzi in legno abitati della Scandinavia, durante l’anno scolastico è il campus universitario cittadino mentre nei mesi estivi si trasforma in hotel gestito dagli anni ’50 direttamente dagli studenti.
Bodø: Thon Hotel Nordlys
Hotel praticamente dentro il porto turistico, a 20 minuti dagli imbarchi della nave Hurtigruten e raggiungibile a piedi anche dall’aeroporto.
Commento speciale lo merita una delle migliori colazioni mai viste: straordinaria, meravigliosa e con una possibilità di scelta infinita.
Ricordo benissimo, come un sogno, la spettacolare fontana di cioccolato che invita a tuffarsi dentro.
Tromsø: Thon Hotel Polar
Stessa catena dell’hotel precedente ma colazione meno eccezionale, pur se comunque molto ricca
Si trova comunque in ottima posizione sia per girare la città che per andare a piedi al porto o in autobus in aeroporto
Honningsvag: Arctic Hotel Nordkapp
In questo paese strategico per raggiungere Nordkapp e Knivskjellodden, l’hotel sorge a poca distanza dal punto di attracco della Hurtigruten, dalla fermata del bus per Nordkapp, a da un autonoleggio.
Il costo forse è un po’ eccessivo, quindi se trovi di meglio nella stessa zona non pensarci troppo.
Parlare di nazioni non riconosciute è più facile per chi vive direttamente questa situazione, ma molto difficile da capire per tutti gli altri.
Le isole hanno tutte un modo quasi uguale di concepire l’isolamento, più complesso è invece capire quali sono i territori rivendicati da Popoli che fondano i loro diritti nei secoli e millenni passati.
In questo, il popolo Sami si avvicina molto a Mapuche, Masai, Aborigeni e popoli indigeni delle Americhe.
Conoscere questi Popoli, le loro culture, tradizioni e storie, e farlo nelle loro terre, rappresenta un miglioramento per ognuno di noi.
Tutelare le loro diversità è un dovere di tutti.
E vivere come vogliono loro è un diritto inalienabile.